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Criteri costruttivi

Ventilazione meccanica: SI o NO?

No VMC

Ventilazione meccanica si o no?

Quando si progettano gli impianti di una casa, è fondamentale chiedersi “Perché devo prevedere la ventilazione meccanica? Perché è necessario prevedere il ricambio dell’aria interna dell’abitazione?”

 

Gestione Aria con Ventilazione Meccanica

Se l’aria all’interno di una abitazione è troppo inquinata o troppo umida è necessario prevedere un adeguato ricambio utilizzando un sistema di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC).

Le abitazioni di nuova concezione sono quasi completamente sigillate, ma questa ermeticità, se da un lato ha aumentato l’efficienza energetica, dall’altro ha fatto emergere nuove problematiche.

Quando in una vecchia casa cambio i serramenti miglioro l’efficienza termica e il rendimento energetico, ma, allo stesso tempo, l’umidità che prima veniva dispersa dai tanto odiati “spifferi” rimane all’interno della casa e, non potendo disperdersi attraverso le pareti che non sono permeabili al vapore, con ogni probabilità sulle superfici vicine alle finestre si formerà della muffa.

Analogamente nelle case moderne, la quasi totale sigillatura dell’involucro garantisce elevata efficienza energetica, ma rende necessaria l’installazione di un sistema di VMC per garantire un idoneo ricambio d’aria all’interno dell’abitazione e per eliminare l’eccesso di umidità.

 

Gestione aria con materiali naturali funzionali

Nelle nostre abitazioni la regolazione dell’umidità è svolta dai materiali impiegati.

La parete Biohabitat è permeabile al vapore e agisce pertanto come un regolatore naturale di umidità.

I pannelli di argilla utilizzati nell’impianto di riscaldamento e raffrescamento potenziano questa funzione di regolazione dell’umidità grazie alle proprietà igroscopiche caratteristiche dell’argilla.

Ogni materiale igroscopico tende spontaneamente a mettersi in equilibrio con il contenuto di umidità dell’ambiente circostante. Da questo deriva un aumento o diminuzione del contenuto di umidità dei pannelli di argilla in funzione dell’umidità relativa dell’ambiente.

Questa funzione di regolazione è sufficiente senza necessità di un vero e proprio impianto di deumidificazione, anche perché l’umidità relativa interna delle case in legno è generalmente piuttosto bassa.

 

CO2, un altro punto di vista

Uno dei parametri più largamente ed erroneamente utilizzati per la valutazione della qualità dell’aria interna di un edificio, è la concentrazione di CO2.

La CO2 è normalmente presente in atmosfera in una concentrazione limitata dello 0,036% pari a 360 ppm (parti per milione) ed è vitale per quasi tutte le forme di vita essendo la sostanza utilizzata dalle piante per a costituzione dei loro tessuti.

In ambienti domestici, in condizioni di utilizzo standard (famiglia media di 4 persone che svolge le normali attività quotidiane) la concentrazione di CO2 può variare notevolmente ed essere compresa tra 500 e 2000 ppm. Molti studi hanno dimostrato che queste concentrazioni non hanno un impatto sulla salute umana, ma iniziano ad agire sulle funzioni vitali intorno a livelli di concentrazione superiori a 5000 ppm.

Questi livelli di concentrazione di CO2 non giustificano l’installazione di un sistema di VMC in quanto il semplice ricambio d’aria che si ottiene aprendo le finestre 15 minuti al giorno garantisce in casa livelli di concentrazione di CO2 ottimali per la salubrità ambientale. Il problema dell’inquinamenti interno è pertanto legato alle emissioni di inquinanti da parte dei materiali più che alla CO2.

Il controllo dell’inquinamento interno viene gestito nelle nostre abitazioni attraverso una accurata selezione dei materiali da costruzione che sono tutti naturali e certificati per i bassi (o addirittura assenti) livelli di emissione di inquinanti. Al contrario, alcuni dei materiali che usiamo per le finiture, grazie a particolari processi attivati dalla luce solare (fotocatalisi), contribuiscono a purificare l’aria interna catturando e neutralizzando gli inquinanti.

Quando serve la VMC?

La nostra risposta alla domanda iniziale sarà pertanto VMC SI per involucri chiusi ermeticamente al vapore, e VMC FACOLTATIVA, ma NON NECESSARIA per involucri aperti alla diffusione del vapore e con impiego di materiali naturali a garanzia della qualità dell’aria interna dell’abitazione.

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